Una definizione chiara e completa di Celiachia la troviamo nel portale di Epidemiologia dell’Istituto Superiore di Sanità, Epicentro :
” La celiachia è un’enteropatia auto–infiammatoria permanente, con tratti di auto-immunità, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti. Il glutine è la frazione proteica alcol–solubile di grano, orzo e segale. Questo complesso proteico, che quindi si trova principalmente in alimenti a base di frumento come pane, pasta, pizza, biscotti e snack dolci e salati, causa una risposta infiammatoria abnorme a livello dell’intestino tenue. La risposta immunitaria genera un’infiammazione cronica che, a sua volta, danneggia i tessuti dell’intestino e porta alla scomparsa dei villi intestinali, importanti per l’assorbimento dei nutrienti. Un celiaco quindi, oltre al danno diretto, subisce un consistente danno indiretto perché non è in grado di assorbire sostanze nutritive e quindi rischia la malnutrizione.”
Tabella dei contenuti
Quanto è diffusa la Celiachia?
Secondo i dati ufficiali, ne soffre l’1 per cento della popolazione.
E’ possibile conciliare Celiachia e gravidanza ?
Certamente si. Una volta eliminato il glutine dalla dieta, lo stato di salute di un soggetto celiaco è uguale a quello di un individuo non celiaco.
La celiachia, di per sé , non influisce sulla fertilità e non comporta rischi particolari in gravidanza. E una dieta priva di glutine non ha effetti negativi sulla crescita e sviluppo fetale né sulla composizione del latte materno.
Al contrario se una donna celiaca assume glutine durante la gravidanza aumenta in maniera importante il rischio di aborto e di parto prematuro.
Uno studio realizzato dai Ricercatori del Policlinico Gemelli di Roma ha evidenziato che le donne celiache che non seguono una dieta priva di glutine hanno un rischio tre volte superiore di aborto nelle prime settimane di gravidanza. Sembra infatti che la reazione immunitaria stimolata dal contatto del glutine con la mucosa intestinale inibisca la capacità dell’embrione di attecchire e annidarsi nella parete dell’utero.
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Gravidanza e Celiachia: quali sono gli esami da fare regolarmente?
Gli esami sono quelli regolarmente prescritti a tutte le donne gravide e che si trovano nell’agenda della gravidanza: glicemia e curva glicemica, emocromo, ferritina, esame delle urine. A questi vanno aggiunte la ricerca di virus e batteri patogeni e il gruppo sanguigno.
Poi ovviamente ci sono i classici esami annuali consigliati per il monitoraggio della celiachia: ferritina, emocromo, anticorpi TGA IgA, TSH, anti-TPO, anti-tireoglobulina. Se il monitoraggio cade nei 9 mesi di gravidanza, vanno aggiunti anche questi.
Celiachia: l’eliminazione del glutine può avere conseguenze sul bambino?
Una dieta priva di glutine in gravidanza non ha assolutamente effetti negativi sulla crescita e sviluppo fetale né sulla composizione del latte materno.
E se la diagnosi viene fatta a gravidanza iniziata ?
Se la diagnosi è fatta a gravidanza iniziata sarà compito del medico controllare se il malassorbimento ha causato carenze di ferro, di calcio, acido folico , vitamina B12 e consigliare alla gravida i giusti integratori.
Naturalmente è fondamentale iniziare una dieta senza glutine.
La stessa considerazione vale se la celiachia viene diagnosticata dopo il parto, nel puerperio o durante l’allattamento.
Cosa mangiare
In gravidanza una donna celiaca dovrà alimentarsi come sempre selezionando tutti alimenti senza glutine e prestando particolare attenzione alle possibili contaminazioni di alimenti da piccole quantità di glutine in fase di preparazione. Può scegliere fra tante varietà di cereali come riso, mais, grano saraceno, avena, quinoa, miglio, amaranto ma anche patate, legumi. Questi ultimi forniscono carboidrati e proteine di alta qualità.
Tutte le gravide ( celiache e non ) devono prediligere una alimentazione sana ed equilibrata.
Non è vero che durante la gravidanza la mamma debba magiare per due, è invece importante mangiare poco e spesso. Se si fa uno spuntino circa ogni due ore ci si stanca meno, si evitano gli attacchi di fame e fatto molto importante si contrasta la nausea.
I carboidrati devono fornire più della metà del fabbisogno energetico giornaliero. A questo scopo le fonti migliori sono pane integrale senza glutine, riso, legumi, patate e frutta.
E’ importante bere molta acqua. Per una futura mamma sono consigliati due litri al giorno.
Anche i grassi devono essere presenti e devono fornire il 30% delle calorie giornaliere. Bisogna però scegliere grassi vegetali di buona qualità come olio extravergine di oliva.
La qualità deve essere ricercata anche per le proteine. Latte e latticini poco grassi, carne magra, pesce, uova, pollo e legumi.
Un ultimo importante consiglio: è sempre molto importante lavare bene la frutta e la verdura ed evitare la carne cruda o poco cotta perché si rischia la toxoplasmosi.
Cosa integrare
L’assunzione di acido folico, il ferro, il calcio e la vitamina B12 sono raccomandate a tutte le donne in gravidanza celiache e non.
Una domanda frequente : Io sono celiaca, lo sarà anche il mio bambino ?
Trattandosi di una malattia che ha una predisposizione genetica la possibilità di ereditarla c’è. Ma non è detto che si manifesti..
Il primo passo da compiere è individuare la predisposizione genetica cercando la presenza dei geni DQ2, DQ8 e DR4. La ricerca viene fatta con un semplice prelievo venoso.
Se il bimbo non ha questi geni non si ammalerà mai di celiachia.
Se positivo per questi geni il bimbo è geneticamente predisposto ma non è detto che svilupperà la malattia. Quando inizierà ad assumere glutine con la dieta potranno comparire i sintomi della celiachia o potranno non comparire mai per tutta la sua esistenza.
Se positivo per i geni ma asintomatico una volta l’anno farà il dosaggio degli anticorpi antitransglutaminasi e degli anticorpi antiendomisio.
Celiachia: come gestire lo Svezzamento di un bimbo nato da genitore celiaco
In passato i figli di mamma celiaca introducevano tardivamente il glutine. Studi più recenti hanno dimostrato che l’introduzione tardiva non ha alcun effetto.
I bambini nati da genitori celiaci devono seguire lo stesso schema di svezzamento di tutti i bambini con introduzione del glutine al sesto mese.
L’allattamento al seno sembrerebbe costituire una barriera difensiva maggiore nell’intestino del neonato.
Come comportarsi con lo svezzamento qualora il bambino sia celiaco?
Iniziamo col dire che finché non si inizia lo svezzamento è impossibile diagnosticare la celiachia, perché inizia a manifestarsi solamente dopo l’ingestione del glutine. I primi 4-6 mesi di vita si consiglia l’allattamento al seno o se questo non è possibile con latte adattato. Se dopo i primi pasti con glutine si manifestassero sintomi e la diagnosi di celiachia viene confermata, sarà necessario escludere totalmente il glutine dalla dieta del bambino, così come deve fare qualsiasi soggetto celiaco, a qualsiasi età.
Fino a qualche anno fa, si consigliava di non introdurre il glutine all’inizio dello svezzamento, per ridurre il rischio di sviluppare la celiachia e per “prevenire” le sue gravi complicazioni gastroenterologiche.
Le conoscenze scientifiche attuali consigliano , invece , di introdurre il glutine già dal sesto mese. Ciò deriva dalla convinzione che la comparsa dei sintomi consentirà una diagnosi tempestiva e l’inizio di una dieta senza glutine impedendo l’insorgere di complicanze. Al contrario la ritardata introduzione di glutine sembrerebbe favorire l’insorgenza di forme atipiche e quindi mal riconoscibili.
Alle mamme alle prese con lo Svezzamento dei loro bimbi consiglio :
Svezzamento come iniziare
Svezzamento e prima pappa
Schemi e ricette per uno svezzamento felice
Svezzamento e frutta
Ilpesce nello svezzamento
Svezzamento e legumi
Su apposita richiesta dei nostri lettori abbiamo inserito nel sito Pappablog una sezione dedicata a chi deve mangiare senza glutine.
Qui trovate ricette scelte con lo stesso metodo utilizzato nelle altre sezioni del sito : la ricerca di ricette semplici, di facile realizzazione, con alimenti freschi, di origine controllata, se possibile a km 0, tenendo in primo piano la stagionalità.
E’ stato dato ampio spazio alle ricette della tradizione, rivisitata senza glutine.
Nella sezione Gluten-free di Pappablog trovate ben 161 ricette di primi, secondi, contorni e tantissimi dolci e torte. Vi consiglio di provarle, vi conquisteranno.
In questa sezione trovate tante ricette pratiche se il vostro bimbo ha la Celiachia come
Pastina in brodo con rosso d’uovo
Frittate d’uovo a striscioline in brodo
Armonia di legumi
Minestra estiva con i fiori di zucca
Frittata con la ricotta
Pastina fili d’angelo con ricotta
E tante altre potete trovarle nella sezione gluten free del sito Pappablog………
Per esempio
Ricette senza glutine in friggitrice ad aria
Pizza Napoli senza glutine
Pizza in teglia
Piadine
Nella sezione Gluten free un’attenzione particolare è dedicata alle ricette siciliane come per esempio
Biancomangiare
Squisiti modicani
Scorze di cedro candite
Scorzette di arancia candite
Arancine al burro, al ragù, agli spinaci e alla norma
Ampio Spazio è dedicato anche alle Ricette tratte dal libro La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi
Pasta Margherita
bombette di riso per brodo
Bomboline di Patate
Dolce Torino
Pollo alla Marengo
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Sul sito www.pappablog.it potrete trovare tante altre interessanti idee…..
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